LA MAFIA E LA MUSICA TRAP
Nell’ambito del terzo incontro
dal titolo LA MAFIA TEME LA SCUOLA PIU’ DELLA GIUSTIZIA, si è affrontato il rapporto
tra la mafia e la musica trap.
Edoardo Mangini, videomaker,
ha mostrato ai docenti presenti il video da lui realizzato con le interviste ad
alcuni studenti delle scuole superiori.
A loro sono state rivolte alcune domande:
1) Credi che la musica trap abbia un influsso negativo sui giovani?
Ecco alcune risposte:
dipende da come l'ascolti,
dipende da quale lato l'ascolti,
per i piccoli è pericolosa ma anche per alcuni adolescenti facilmente
influenzabili,
dipende dal cantante.
2) Sei favorevole alla
censura dei testi musicali?
Risposte:
no, perché alcuni cantano di quello che hanno fatto per vivere,
per alcune canzoni sì, per altre no.
3) I trapper scrivono quello
che pensano o scrivono per fare audience?
Risposte:
alcuni scrivono quello che realmente pensano,
dipende,
la maggior parte lo fa per attirare visualizzazioni.
4) I genitori sono d'accordo
con la musica trap quando tu l'ascolti?
Risposte unanimi:
no.
5) Quali sono gli aspetti
più rilevanti nelle canzoni trap, il testo o la musicalità?
Risposte:
la musicalità,
all'inizio ci si focalizza sulla musicalità poi sul testo.
6) Trovi che il trap
rappresenti il mondo adulto di oggi, quando parla di fare soldi e carriera?
Risposte:
forse è più adatto ai ragazzi di oggi in relazione al loro futuro,
per i giovani, i trapper sono un modello per arricchirsi.
7) La criminalità
organizzata sfrutta il trap per far passare le proprie idee? Risposte:
no, perché i trapper sono dei ribelli e non stanno alle regole.
8) Ci sono simboli nei
videoclip delle canzoni trap che evocano la cultura mafiosa?
Risposte:
no, si tratta di un gioco di immagini.
9) I social media sono
un'opportunità o uno strumento che fa passare i messaggi mafiosi?
Risposte:
sono entrambe le cose.
10) I trapper influenzano i
giovani?
Risposte:
la musica trap descrive la vita dei ghetti, quindi no,
dipende dall'influenzabilità di chi ascolta.
I ragazzi intervistati hanno
saputo fare un distinguo, dimostrando che ascoltano i testi trap in modo
critico.
Il trap è un genere
ascoltatissimo dai giovani a partire già dalla terza media, in alcuni casi
anche dalla quinta elementare. La musica trap contiene frasi violente nei
confronti delle donne e frasi che incitano al consumo di droga. Bisognerebbe
quindi parlarne ai ragazzi per far capire loro l’erroneità dei messaggi che
vengono trasmessi da questi cantanti, ma occorre trovare la maniera giusta per
farlo. Se noi adulti non diamo loro un indirizzo educativo, un modo adeguato
per accostarsi a questo tipo di musica, lo faranno comunque da soli, col
rischio di “assorbire” i messaggi negativi che emergono da quelle canzoni.
Una delle questioni più interessanti da affrontare è quella relativa al lusso e
ai soldi che vengono trattati nelle canzoni dei trap. Questo è un argomento che
bisognerebbe sviscerare con i ragazzi che oggi più che mai inseguono il mito
dei soldi facili. C’è da chiedersi perché soldi e successo siano così
importanti per i nostri ragazzi.
La seconda parte dell’incontro
viene condotta dal professor Augusto Gentili, musicologo e docente
universitario e non solo.
Il professore domanda alla platea che cosa sia la musica trap.
Solo tre persone hanno saputo rispondere.
Il professore precisa subito
che il trap non è un genere musicale.
Per genere musicale,
l'antropologia musicale intende ciò che un gruppo sociale riconosce come
musica.
Esistono un punto di vista esterno e un punto di vista interno da cui
considerare il genere musicale. Esiste anche un trap di alta qualità, per
esempio in Francia nelle banlieue e in America ma non in Italia.
In Italia i discografici scelgono una bella ragazza o un ragazzo tipo, pieno di
tatuaggi e di piercing, che possano colpire lo spettatore giovane e per loro
sono semplicemente macchine da soldi senza talento.
Un tempo, prima di fare
musica si doveva studiare e studiare molto.
Possiamo definire il trap un genere “poetico triviale” che ha grande influenza
sui ragazzini che emulano gli atteggiamenti dei cantanti trapper. E quali sono
questi atteggiamenti? Quello del bullo, da parte dei maschi, e quello della
ragazza oggetto che si sente tale da parte delle femmine.
Il trap esercita una fascinazione sui ragazzini per come viene presentato, pur
essendo un prodotto di scarsa qualità.
Nel trap italiano la musica non è significativa. Molti trapper sono finiti in
galera. Il professor Gentili ci mostra su YouTube un video di Childish Gambino “This
is America”.
Successivamente alla visione ci fa riflettere sul fatto di quanto il testo
sia ripetitivo e ossessivo e di come le immagini siano inneggianti
alla violenza gratuita e soprattutto all'indifferenza nei
confronti della violenza stessa (nelle immagini ci sono anche uso della
droga e prostituzione).
Il messaggio che passa è YOU ARE BARCODE ossia tu fai, consumi, spendi e
finisci come un codice a barre.
I trapper italiani non sanno usare la voce, usano sempre l'auto-tune.
Il docente ci spiega che produrre un brano trap è molto semplice.
Come fanno i ragazzi di oggi a venire a conoscenza della musica trap? Semplice:
attraverso il cellulare, con il quale accedono anche a canali pornografici.
Purtroppo oggi non ci sono più paletti, non ci sono più livelli di valori, non
ci sono più differenziazioni. Tutto allora è lecito e si può svolgere ovunque e
questo è terreno fertile per la malavita.
Il professore sostiene che in prima media gli studenti siano troppo piccoli per
farli riflettere sui messaggi della musica trap, mentre in seconda e terza si
può già cominciare a parlare loro di certi argomenti.
Con le tv commerciali emerge la figura del mediocre. I trapper italiani
suscitano questo pensiero nei ragazzi: ce l'ha fatta lui, che è mediocre, posso
farcela anch'io.
I trapper sono dei prodotti non degli artisti. I discografici studiano il
target e oggi il target sono i ragazzini dai 10 ai 14 anni.
Gli effetti del trap sono o nulli o nefasti, non c’è una via di mezzo.
La musica è nutrimento e, se negativa, in quanto tale può indurre anche a
comportamenti violenti.
Sono stati fatti degli esperimenti sui giovani che ascoltavano musica trap a
ripetizione. Successivamente gli stessi mettevano il tabasco nella tisana del
compagno che prendeva parte all’esperimento di ascolto dopo di loro anche se
non lo conoscevano. Questo deve metterci in guardia sull’effetto che la musica
esercita sul cervello di chi la ascolta, inducendo comportamenti conseguenti.
Tra l’altro, oggi si stanno diffondendo sempre di più tra i giovanissimi gli
sport costituiti da arti marziali miste, inneggianti alla violenza fine a se
stessa.
Prestiamo dunque molta attenzione.
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