mercoledì 19 febbraio 2025

MAFIA E MUSICA TRAP (LA MAFIA TEME LA SCUOLA PIU' DELLA GIUSTIZIA)

 

LA MAFIA E LA MUSICA TRAP

 

Nell’ambito del terzo incontro dal titolo LA MAFIA TEME LA SCUOLA PIU’ DELLA GIUSTIZIA, si è affrontato il rapporto tra la mafia e la musica trap. 

Edoardo Mangini, videomaker, ha mostrato ai docenti presenti il video da lui realizzato con le interviste ad alcuni studenti delle scuole superiori.  
A loro sono state rivolte alcune domande:      
1) Credi che la musica trap abbia un influsso negativo sui giovani?       
Ecco alcune risposte:  
dipende da come l'ascolti,    
dipende da quale lato l'ascolti,      
per i piccoli è pericolosa ma anche per alcuni adolescenti facilmente influenzabili,
dipende dal cantante. 

2) Sei favorevole alla censura dei testi musicali?      
Risposte:   
no, perché alcuni cantano di quello che hanno fatto per vivere, 
per alcune canzoni sì, per altre no. 

3) I trapper scrivono quello che pensano o scrivono per fare audience?  
Risposte:   
alcuni scrivono quello che realmente pensano,
dipende,   
la maggior parte lo fa per attirare visualizzazioni. 

4) I genitori sono d'accordo con la musica trap quando tu l'ascolti?       
Risposte unanimi:       
no. 

5) Quali sono gli aspetti più rilevanti nelle canzoni trap, il testo o la musicalità?
Risposte:  
la musicalità,      
all'inizio ci si focalizza sulla musicalità poi sul testo. 

6) Trovi che il trap rappresenti il mondo adulto di oggi, quando parla di fare soldi e carriera?
Risposte:   
forse è più adatto ai ragazzi di oggi in relazione al loro futuro,   
per i giovani, i trapper sono un modello per arricchirsi. 

7) La criminalità organizzata sfrutta il trap per far passare le proprie idee? Risposte:   
no, perché i trapper sono dei ribelli e non stanno alle regole. 

8) Ci sono simboli nei videoclip delle canzoni trap che evocano la cultura mafiosa? 

Risposte:   
no, si tratta di un gioco di immagini. 

9) I social media sono un'opportunità o uno strumento che fa passare i messaggi mafiosi?     
Risposte:   
sono entrambe le cose. 

10) I trapper influenzano i giovani?        
Risposte:   
la musica trap descrive la vita dei ghetti, quindi no, 
dipende dall'influenzabilità di chi ascolta. 

I ragazzi intervistati hanno saputo fare un distinguo, dimostrando che ascoltano i testi trap in modo critico. 

Il trap è un genere ascoltatissimo dai giovani a partire già dalla terza media, in alcuni casi anche dalla quinta elementare. La musica trap contiene frasi violente nei confronti delle donne e frasi che incitano al consumo di droga. Bisognerebbe quindi parlarne ai ragazzi per far capire loro l’erroneità dei messaggi che vengono trasmessi da questi cantanti, ma occorre trovare la maniera giusta per farlo. Se noi adulti non diamo loro un indirizzo educativo, un modo adeguato per accostarsi a questo tipo di musica, lo faranno comunque da soli, col rischio di “assorbire” i messaggi negativi che emergono da quelle canzoni.    
Una delle questioni più interessanti da affrontare è quella relativa al lusso e ai soldi che vengono trattati nelle canzoni dei trap. Questo è un argomento che bisognerebbe sviscerare con i ragazzi che oggi più che mai inseguono il mito dei soldi facili. C’è da chiedersi perché soldi e successo siano così importanti per i nostri ragazzi. 

La seconda parte dell’incontro viene condotta dal professor Augusto Gentili, musicologo e docente universitario e non solo.     
Il professore domanda alla platea che cosa sia la musica trap.   
Solo tre persone hanno saputo rispondere. 

Il professore precisa subito che il trap non è un genere musicale

Per genere musicale, l'antropologia musicale intende ciò che un gruppo sociale riconosce come musica.    
Esistono un punto di vista esterno e un punto di vista interno da cui considerare il genere musicale. Esiste anche un trap di alta qualità, per esempio in Francia nelle banlieue e in America ma non in Italia.        
In Italia i discografici scelgono una bella ragazza o un ragazzo tipo, pieno di tatuaggi e di piercing, che possano colpire lo spettatore giovane e per loro sono semplicemente macchine da soldi senza talento. 

Un tempo, prima di fare musica si doveva studiare e studiare molto.        
Possiamo definire il trap un genere “poetico triviale” che ha grande influenza sui ragazzini che emulano gli atteggiamenti dei cantanti trapper. E quali sono questi atteggiamenti? Quello del bullo, da parte dei maschi, e quello della ragazza oggetto che si sente tale da parte delle femmine.   
Il trap esercita una fascinazione sui ragazzini per come viene presentato, pur essendo un prodotto di scarsa qualità.     
Nel trap italiano la musica non è significativa. Molti trapper sono finiti in galera. Il professor Gentili ci mostra su YouTube un video di Childish Gambino “This is America”.  
Successivamente alla visione ci fa riflettere sul fatto di quanto il testo sia ripetitivo e ossessivo e di come le immagini siano inneggianti alla violenza gratuita e soprattutto all'indifferenza nei confronti della violenza stessa (nelle immagini ci sono anche uso della droga e prostituzione).
Il messaggio che passa è YOU ARE BARCODE ossia tu fai, consumi, spendi e finisci come un codice a barre.
I trapper italiani non sanno usare la voce, usano sempre l'auto-tune.       
Il docente ci spiega che produrre un brano trap è molto semplice.        
Come fanno i ragazzi di oggi a venire a conoscenza della musica trap? Semplice: attraverso il cellulare, con il quale accedono anche a canali pornografici. Purtroppo oggi non ci sono più paletti, non ci sono più livelli di valori, non ci sono più differenziazioni. Tutto allora è lecito e si può svolgere ovunque e questo è terreno fertile per la malavita.        
Il professore sostiene che in prima media gli studenti siano troppo piccoli per farli riflettere sui messaggi della musica trap, mentre in seconda e terza si può già cominciare a parlare loro di certi argomenti.        
Con le tv commerciali emerge la figura del mediocre. I trapper italiani suscitano questo pensiero nei ragazzi: ce l'ha fatta lui, che è mediocre, posso farcela anch'io.   
I trapper sono dei prodotti non degli artisti. I discografici studiano il target e oggi il target sono i ragazzini dai 10 ai 14 anni.   
Gli effetti del trap sono o nulli o nefasti, non c’è una via di mezzo.        
La musica è nutrimento e, se negativa, in quanto tale può indurre anche a comportamenti violenti.   
Sono stati fatti degli esperimenti sui giovani che ascoltavano musica trap a ripetizione. Successivamente gli stessi mettevano il tabasco nella tisana del compagno che prendeva parte all’esperimento di ascolto dopo di loro anche se non lo conoscevano. Questo deve metterci in guardia sull’effetto che la musica esercita sul cervello di chi la ascolta, inducendo comportamenti conseguenti.
Tra l’altro, oggi si stanno diffondendo sempre di più tra i giovanissimi gli sport costituiti da arti marziali miste, inneggianti alla violenza fine a se stessa.        
Prestiamo dunque molta attenzione.

 

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