domenica 13 settembre 2020

BUON INIZIO, RAGAZZI!

 

BUON INIZIO, RAGAZZI!

Il primo giorno di scuola rappresenta sempre un’emozione.       
Si incomincia dalla sera prima, preparando lo zaino con il necessario (qualche quaderno, l’astuccio, magari i compiti svolti durante le vacanze, forse un libro); poi a letto i pensieri su quello che sarà la mattina seguente, l’ansia di ritrovare i compagni lasciati a giugno, la curiosità di conoscere i nuovi insegnanti per chi affronta il passaggio di grado.   
Qualcuno avverte una certa ansia, qualcun altro freme dalla voglia che arrivi presto mattino.     
Ed ecco che, puntuale, arriva: colazione, ci si lava, ci si veste, zaino in spalla e via, verso la scuola in autobus o accompagnati dai genitori.        
Ci sono alunni che affrontano questo momento con entusiasmo, altri meno, altri ancora con timore, qualcuno forse con noia, mentre ripensa alle vacanze ormai finite. Ma poi si varca il cancello e si ritrovano volti amici e il sorriso torna, insieme alla voglia di ricominciare insieme l’avventura.  
Ma quest’anno come sarà?   
Ansia, incertezza, senso di smarrimento, dubbi, domande inespresse. Sicuramente raccomandazioni da parte dei genitori (stai attento, non togliere la mascherina, non stare vicino ai compagni, rispetta le distanze, starnutisci e tossisci nell’incavo del gomito se hai la mascherina abbassata, non toccare le cose degli altri, disinfettati spesso le mani), le stesse che vi sentirete ripetere in classe da ogni insegnante.        
Come potrà esserci gioia in questo inizio? Ci saranno piuttosto timore e preoccupazione.       
Io vi penso, ragazzi. Penso a voi, miei ex alunni di terza, che domani farete il vostro ingresso alle superiori, in un ambiente totalmente nuovo (quali emozioni proverete?), penso ai miei nuovi studenti che passeranno dalla primaria alla secondaria e si sentiranno smarriti, e penso anche a coloro che rientreranno in una scuola che già conoscono, ma che troveranno comunque cambiata (nuovi ingressi, nuovo orario, nuove aule senza più i banchi in coppia ma divisi e distanti).   
Non potrete ritrovare quel senso di condivisione, di “comunione”, di aggregazione. Avrete la vostra postazione che non potrete cambiare, ma che vi apparterrà fino al giugno prossimo. Non ci sarà più il compagno di banco che, spesso, diventava l’amico/l’amica del cuore.        
Eppure, in tutto questo, dovrete trovare ugualmente un motivo di gioia nel venire a scuola e noi insegnanti ci saremo per fare in modo che ciò avvenga nel migliore dei modi e in sicurezza, per tutelare la salute vostra e delle vostre famiglie, nonché la nostra.     
Se resteremo uniti, pur nella distanza, ci riusciremo e arriveremo insieme in fondo a questo strano anno scolastico. Perché la scuola è importante: è il vostro futuro, il futuro degli adulti che un giorno sarete, ed è anche il nostro, che adulti siamo già.

Vi auguro un buon inizio di anno scolastico, ragazzi, ma, soprattutto, vi auguro che sia buono fino alla fine.

Vi lascio con due citazioni:

“I fallimenti non sono veri e propri fallimenti.       Sono maestri travestiti, maestri che ti guideranno verso il successo.”       
(Marcia Grad Powers, psicologa, insegna tecniche di crescita personale)

“La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo”.
(Malcom X, politico statunitense, attivista per i diritti umani e leader nella lotta degli afroamericani)

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