sabato 4 aprile 2020

SCRIVERE DURANTE L'EMERGENZA CORONAVIRUS. L'articolo su "Oltre"

Ringrazio "Oltre" per avere chiesto il mio piccolo contributo

Prendiamo foglio e penna e diamo vita a parole bellissime...

Scrivere. Durante l’emergenza da Coronavirus. Scrivere per esternare le proprie paure, le proprie emozioni. Scrivere non per forza per essere letti da altri, ma per pensare, per riflettere, per farsi coraggio. In un momento difficile, drammatico, in un momento in cui si è chiusi in casa e, al di là dei social, delle serie tv, della lettura, ci si ritrova più facilmente a parlare con se stessi e ad ascoltare i propri timori e le proprie ansie, ma anche a sognare come potrà essere dopo, ecco che scrivere ciò che ci si muove dentro, o anche una storia che ci viene a chiedere di essere raccontata può diventare qualcosa di più. Può quasi essere una terapia.
E può aiutare chi della scrittura ha fatto un mestiere, ma anche chiunque di noi senta il bisogno di mettere nero su bianco ciò che prova.
E di emozioni e di sentimenti, dalla paura allo smarrimento, sono piene anche le riflessioni della maggior parte degli adolescenti, come testimonia Laura Veroni, giallista varesina docente di lettere alla scuola secondaria di primo grado Vidoletti di Varese. «Fin dai primi giorni di chiusura delle scuole – spiega -, attraverso una lettera inoltrata con il registro elettronico ho chiesto ai miei studenti di terza di raccontare in un tema di riflessione i loro sentimenti, le loro emozioni. Sono emerse riflessioni profonde: la paura, più che per sé per i loro nonni, ma anche un senso di smarrimento». Come scrittrice, invece, lei sta utilizzando molto il suo blog.
Laura Veroni, giallista e docente di lettere alla scuola secondaria di primo grado
Vidoletti di Varese fa scrivere ai suoi alunni le riflessioni suscitate dal momento.


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