RIFLESSIONE SUL 25 APRILE
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ari ragazzi,
avete
mai pensato davvero che cosa rappresenti il 25 Aprile? Che significato ha per voi
generazioni Zeta e Alpha questa data?
Forse per alcuni è soltanto un giorno di vacanza, uno in cui non c’è scuola e
si può poltrire a letto, fare colazione tardi e non pensare a compiti e
interrogazioni.
Per altri magari rappresenta un’occasione per recarsi in località di vacanza,
al mare o in montagna oppure in città d’arte o ancora per andare a trovare parenti
che vivono lontano. Qualcuno invece resterà a casa e vivrà questa giornata come
una festa qualunque. Ma non è così. Il 25 Aprile non è una semplice festa: è
molto di più.
A questo giorno dobbiamo la nostra LIBERTA’.
I vostri insegnanti vi avranno sicuramente parlato di quella che è
stata la liberazione dal nazifascismo. Ne avrete sentito parlare in televisione,
chissà quante volte anche negli anni passati, ma, forse, la notizia vi è
scivolata addosso senza lasciare traccia.
Non deve essere facile alla vostra età cogliere il significato profondo della LIBERTA’.
E sapete perché? Perché voi siete nati liberi.
Il fascismo, la dittatura che ha governato il nostro Paese per un ventennio, è
un evento che non vi ha coinvolti, come ha invece coinvolto le generazioni degli
anni successivi alla Grande Guerra a partire dal 1922.
Si può capire fino in fondo il valore di una cosa (la libertà), senza avere mai
vissuto la sua privazione? Non sempre è facile apprezzare ciò che si ha, ma
provate a pensare che cosa significhi vivere nell’assenza di libertà.
Immaginate di vivere “costretti”. Costretti? Vi domanderete che cosa significhi
questo termine.
Ecco che cosa dice il dizionario:
VOCE
DEL VERBO COSTRINGERE
1. Obbligare
qualcuno, con la forza o la suggestione, ad andare contro la sua volontà.
2. Obbligare
a stare in un luogo, immobilizzare.
Ma
ci sono anche altre definizioni simili.
Ecco, immaginate, allora, di vivere così. Le persone che hanno vissuto in
quegli anni non erano libere di esprimersi come volevano, di muoversi come
volevano, di fare quello che volevano, persino di “pensare” come volevano (c’erano
molti condizionamenti), pena l’incarcerazione o la morte. Il fascismo, come tutti
i totalitarismi, controllava la vita pubblica e privata dei cittadini.
Che grande fortuna, invece, avete voi che potete vivere liberi!
Ed è proprio per cogliere a fondo il significato della LIBERTA’ che la nostra
Dirigente Scolastica ha proposto, in occasione dell’80esimo della festa della
Liberazione, di far realizzare a ogni classe un’attività da condividere con le
altre: scrivere le vostre riflessioni e incollarle su cartoncini verdi, bianchi
e rossi da applicare sulla grande bandiera tricolore posizionata nell’atrio
della nostra scuola.
Sarà un momento di “comunione” (nel senso di metter in comune), che vi vedrà
protagonisti, non più solo spettatori, di un giorno che tanto ha significato, e
che sempre ne avrà, nella storia del nostro Paese e di ognuno di noi.
Buona
LIBERTA’ a tutti!
Prof
Veroni