domenica 7 luglio 2013

CERESIO'S FESTIVAL 2013

6 Luglio 2013: il mio secondo CERESIO'S FESTIVAL
(in fondo all'articolo, il VIDEO)

E' sempre un'emozione salire sul palco ed esibirsi davanti a tanta gente.
Non credo che riuscirò mai ad abituarmi. Ogni volta, cuore a mille, salivazione azzerata.        
Eppure ne ho fatti di concerti!     
Concorsi, invece no. Questo è stato il mio secondo Ceresio.    
Se due anni fa sono arrivata terza, quest'anno sono arriva negli otto finalisti, ma non sono riuscita a conquistare il podio.     


Eppure sono felice. E non faccio parte di quella categoria di persone che dicono l'importante è partecipare. Si partecipa per vincere.       
Sono felice, perché è stata una giornata RICCA. Ricca di emozioni, di parole, di musica, di sensazioni, di persone, di vita!   
Quand'ero piccola, mio padre mi cantava spesso una canzone. Ricordo che faceva più o meno così: Non sempre si può vincere, bisogna saper perdere.
Me la cantava, perché io non sapevo perdere. Mi arrabbiavo tantissimo. Quando giocavo a carte con lui e mia madre, arrivavo al punto di morsicarle dalla rabbia. Un vantaggio c'era, però: riconoscevo le carte in mano all'avversario dal tipo di morso!  :-)
Invece, oggi che sono adulta, vedo le cose in modo diverso e penso che sia giusto partecipare per vincere, perché uno deve mettercela tutta, deve comunque e sempre dare il meglio di sé. Se poi non conquista la vetta, deve godere della partecipazione, perché lo ha comunque, in ogni caso, reso una persona più ricca. E per me ieri è stato proprio così.      
E' stata una giornata intensa. Ho ritrovato alcune persone della precedente edizione, abbiamo riso, scherzato, ci siamo confrontati, supportati, confortati, fatti coraggio. Cinzia mi ha baciata con affetto sincero e mi ha preso le guance tra le mani, dopo la mia prima esibizione. Avevamo trascorso il pomeriggio vicine, siamo state al bar, abbiamo provato, ci siamo scambiate per osmosi le nostre tensioni. "Adesso, se non la smetti, ti picchio! Mi stai trasmettendo la tua ansia e mi stai facendo venire mal di pancia!" Mi diceva. Poi l'ansia passava a me e veniva a lei, che me la ripassava poco dopo.
Ho ritrovato Isabella e Marco e ho conosciuto Leonardo, sua sorella  e Veronica.
A proposito: Veronica Pulimeno, sei una forza della natura! Bellissima e bravissima, espressiva e giovane: DEVI TENTARE QUESTA CARRIERA! Non mollare!    
Il livello, rispetto a due anni fa, è notevolmente cresciuto. Quest'anno c'era gente veramente superlativa. Anche Francesca, la terza classificata, che ha conquistato il pubblico con un pezzo di Mia Martini, Gli uomini non cambiano.
Ma non solo loro. Tutto è stato bello, tutto gustato fino al midollo, come piace fare a me, vivere le cose fino in fondo, coglierne l'essenza, entrarci dentro e non rimanere al margine.   
Poi, certo, i malcontenti di alcuni, i malumori degli esclusi, le contestazioni alla giuria. Ci sta tutto, come in ogni concorso che si rispetti. Ma questo è perché i gusti delle persone sono diversi, le persone sono diverse, quello che piace a uno può non piacere all'altro, anzi DEVE POTER NON PIACERE! Guai, se così non fosse! Si arriverebbe all'appiattimento, al conformismo e che gusto ci sarebbe?
Io sono contenta di me e della mia prestazione, al di là della posizione raggiunta o non raggiunta. Ma quello che mi ha fatta più felice è che è stata un'esperienza, una pagina della mia vita, e come tale me la porterò dentro, sarà patrimonio di me.

Un abbraccio specialissimo alle due persone che ho sentito più vicine ieri: la "mia" Cinzia e Leonardo.

Per vedere l'esibizione che mi ha portata tra gli 8 finalisti clicca qui!

Il mio amico Claudio, giornalista del Corriere, letto questo articolo, mi ha inviato un simpatico link e non posso fare a meno di inserirlo.
Grazie, Claudio! 

BISOGNA SAPER PERDERE

1 commento:

  1. Troppo gentile carissima!
    senza saperlo...sto seguendo il tuo consiglio: a breve mi trasferire a Londra per studiare tutto quello che non so di musica...spero di riscontrarti un giorno! Un abbraccio
    Veronica

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